Iniziativa relativa all’imposta sulle successioni

Di cosa si tratta

A marzo 2024 è riuscita l’iniziativa popolare «Per una politica climatica sociale finanziata in modo fiscalmente equo (Iniziativa per il futuro)», in breve un’iniziativa concernente l’imposta sulle successioni. L’iniziativa richiede un’aliquota del 50% sulle successioni e donazioni, che deve essere riscossa dalla Confederazione in aggiunta alle imposte sulle successioni e sulle donazioni cantonali o comunali.

I soggetti interessati possono far valere una franchigia unica di 50 milioni di franchi su tutte le donazioni e sull’eredità di una persona a partire dall’adozione dell’iniziativa. Il numero di persone o enti che ricevono donazioni da tale successione è irrilevante.

Studio sull'Iniziativa per l'imposta di successione

Cosa pensano le aziende familiari dell'iniziativa sull'imposta sulle successioni e come si stanno preparando per le possibili implicazioni

Questa iniziativa minaccia la continuazione sostenibile delle imprese familiari e destabilizza i pilastri della nostra economia. Per conoscere le opinioni delle aziende familiari svizzere sulla 'Iniziativa per il futuro' e avviare il dibattito, abbiamo intervistato 224 imprenditori di aziende familiari. I risultati sono chiari:

Un chiaro no: il 96% dei partecipanti al sondaggio rifiuterebbe l'iniziativa sulla tassa di successione.
Insufficiente liquidità: 8 su 10 delle persone colpite non avrebbero liquidità sufficiente per pagare cosidetto "l'imposta per il futuro".
Minaccia alla Svizzera come centro degli affari: 2 aziende familiari su 3 non rimarrebbero o rimarrebbero solo parzialmente nelle mani della famiglia dopo la successione.
Trasferirsi all'estero: Il 78% delle persone colpite sta già considerando di trasferirsi all'estero o di trasferire i beni all'interno della famiglia prima del tempo.

Pericolo per le aziende svizzere a conduzione familiare

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Sfide

Trattandosi solo del testo di un’iniziativa, contiene pochi dettagli e non è chiaro come si potrebbe attuare l’iniziativa. Basandoci sulle pubblicazioni del comitato dell’iniziativa, abbiamo formulato le seguenti interpretazioni:

Al legislatore non è concesso alcun margine di manovra o eccezione, nemmeno in caso di successioni aziendali. In molti casi, il finanziamento dell’imposta sulle successioni sarà possibile solo attraverso le seguenti misure:

vendite parziali,
IPO,
significativo finanziamento da parte di terzi.

Anche gli enti senza scopo di lucro sarebbero interessati dall’applicazione senza eccezioni (fanno parte della successione anche i lasciti agli enti senza scopo di lucro).

Attualmente, le donazioni agli enti di pubblica utilità (e ai partiti politici) sono in parte deducibili dalle tasse; la dichiarazione loro non è obbligatoria
Le donazioni in vitae riducono il diritto alla franchigia di 50 milioni di franchi?

Attualmente, i cantoni hanno il diritto di riscuotere l’imposta sulle successionioppure sulle donazioni di immobili situati in Svizzera (o nel cantone).

Come vengono trattati gli immobili siti in Svizzera di persone che vivono all’estero?

Poiché l’imposta sulle successioni e sulle donazioni deve essere riscossa dalla Confederazione in aggiunta alle imposte cantonali vigenti sulle successioni e sulle donazioni, in casi estremi potrebbe esserci un’imposizione quasi del 100%.

La combinazione delle imposte a livello cantonale e federale porta a una imposizione confiscatoria?
Aliquote massime dell’imposta cantonale sulle successioni e donazioni fino al 41%. Pertanto, è possibile una tassazione fino a quasi al 100%.

Fasi del processo politico

In base a quanto previsto dalla legge parlamentare per la trattazione delle iniziative, abbiamo redatto una possibile tempistica per il processo politico (cfr. figura 1). La votazione popolare riguardante l’iniziativa relativa all’imposta sulle successioni potrebbe quindi avvenire all’incirca nel 2026.

Sviluppi recenti

Il 15 maggio 2024 il Consiglio federale ha raccomandato di respingere l’iniziativa senza presentare un controprogetto diretto o una controproposta indiretta. Ha quindi incaricato il Dipartimento federale delle finanze di redigere il messaggio all’attenzione del Parlamento.